La presenza delle alghe è un problema molto diffuso per chi possiede una vasca. È necessario prestare molta attenzione per mantenere l’acqua pulita e trasparente. 

Alcuni tipi di alghe possono provocare danni irreversibili: per questo motivo è importante agire tempestivamente, non appena si notano le prime piccole impurità, in modo da evitare che si diffondano rovinando la vasca. Esistono, infatti, alcuni metodi efficaci che consentono di risolvere il problema mirando ad eliminare le alghe e bloccarne la proliferazione

Formazione alghe in piscina

La formazione di alghe nella propria piscina è un problema da non sottovalutare, tanto più se la loro presenza può gravare in maniera considerevole sulla vita della vasca stessa. Ma cosa sono le alghe? Si tratta di organismi viventi capaci di manifestarsi come macchie di diversa dimensione, solitamente verdi o marroni, e riprodursi con estrema velocità. Una volta in acqua, ne modificano il colore e il livello di igienizzazione, creando così un ambiente poco salubre e poco invitante per gli ospiti.

Le alghe si sviluppano per lo più su pareti e pavimenti della piscina, ma non solo. Se l’acqua non viene trattata, possono coprire interamente la superficie, tanto da costruirne la visuale, rendendo la vasca inutilizzabile e danneggiando in maniera considerevole il sistema di filtraggio

Sebbene non siano di per sé particolarmente dannose per i bagnanti, le alghe producono particolari sostanze organiche all’interno dell’acqua, capaci a loro volta di agevolare la proliferazione di batteri e funghi.  

I fattori che contribuiscono alla formazione di alghe nella propria vasca sono molteplici e conoscerli può essere utile per attuare degli accorgimenti necessari ad evitare o rallentare il processo di proliferazione. Tra le cause principali vi sono:

  • scarsità di cloro e corretta circolazione dell’acqua: una giusta clorazione e un impianto di filtraggio e ricircolo funzionante sono condizioni essenziali per una piscina pulita e igienica, per questo sono opportuni controlli periodici dell’equilibrio chimico dell’acqua, dei filtri, e delle bocchette; 
  • costumi da bagno e giochi gonfiabili: questi oggetti rilasciano nell’acqua alcune micro particelle attaccate alla loro superficie ed è quindi bene lavarli con cura prima e dopo ogni immersione;
  • condizioni atmosferiche avverse: temporali, acquazzoni e raffiche di vento possono trascinare in piscina foglie, pollini e impurità varie, mentre l’umidità in generale favorisce lo sviluppo di fioriture algali;
  • flora circostante: alberi e fronde presenti sui bordi della piscina o in prossimità di essi possono perdere fogliame e sostanze zuccherine che nutrono le alghe, agevolandone la produzione;
  • depositi calcarei: la presenza di questi agevola la crescita e la proliferazione di alghe, facendo quasi da appiglio.

È bene evidenziare come le alghe non siano sempre le stesse, ma assumono colorazioni diverse in base alla quantità di luce che riescono ad assorbire per vivere. In base al colore, si possono avere:

  • alghe verdi: le più comuni e semplici da eliminare; 
  • alghe nere: meno diffuse delle precedenti, sono anche più persistenti e nocive;
  • alghe gialle: simili a sabbia o polline, sono molto rare, meno viscide e anch’esse difficili da trattare.

Chiaramente, ogni specie richiede specifici trattamenti così da eliminare in maniera efficace il problema. Vediamo dunque come eliminare in modo corretto tutte le varietà.

Alghe nere in piscina

Alghe in piscina come eliminarle

Per eliminare al meglio le alghe bisogna quindi seguire una specifica procedura, così da assicurare una pulizia mirata della piscina ed ottimizzata. Il trattamento può essere suddiviso in queste fasi: 

  • applicazione prodotto: il trattamento utile a riportare la piscina in condizioni igieniche appropriate è noto come clorazione shock. Il cloro, infatti, aggiunto in quantità consistente all’acqua attraverso delle soluzioni liquide, è capace di uccidere le alghe grazie alla propria azione disinfettante, garantendo così una sanificazione completa;
  • lasciare agire: dopo aver applicato il prodotto è opportuno spazzolare accuratamente le pareti e i pavimenti, soffermandosi con attenzione nelle parti più sporche e nascoste. In questo modo l’effetto del cloro viene potenziato e velocizzato. Durante tutto il processo è bene assicurarsi che il sistema di filtraggio dell’acqua sia azionato, in modo da consentire un continuo ricircolo dell’acqua;
  • misurare il ph: in ultimo è indispensabile assicurarsi che i valori chimici di ph e cloro siano perfetti. Questo può essere fatto attraverso l’utilizzo di appositi kit e pastiglie reagenti; 
  • prodotti antialghe: per un risultato ottimale è possibile inoltre utilizzare prodotti capaci di bloccare o comunque rallentare la proliferazione.

Tutti questi passaggi sono fondamentali per igienizzare la propria vasca e per combattere efficacemente le alghe, indipendentemente dalla loro tipologia. Alcune di esse sono però più difficili da eliminare e quindi necessitano di trattamenti più intensi ed aggressivi. 

Alghe nere in piscina

Le alghe, quindi, possono essere di diverso tipo, con colorazioni e modi di agire differenti. Nello specifico, quelle nere sono una specie molto resistente ed invasiva, in grado di moltiplicarsi facilmente riempiendo totalmente del tutto la superficie della vasca. Si tratta di cianobatteri, che si autoalimentano producendo da soli il proprio cibo, crescendo lungo le pareti ed infilandosi nelle fessure, ad esempio, delle mattonelle. 

Sono, inoltre, molto difficili da rimuovere, perché tendono a formare delle micro-radici capaci di infiltrarsi nelle superfici porose, causando anche macchie persistenti di colore scuro simili alla muffa.

Per rimuoverle in maniera definitiva è necessario utilizzare una quantità di cloro ingente: si consiglia il doppio della quantità richiesta per le alghe verdi, in modo da riuscire ad estirpare anche le radici evitando così la rapida formazione di nuove alghe.

Alghe gialle in piscina

Molto più rare e simili al polline o alla sabbia, le alghe gialle sono resistenti al cloro e per questo complicate da trattare. In questo caso è opportuno accompagnare il trattamento al cloro con l’applicazione di alghicidi, prodotti specifici studiati appositamente per dissolvere anche le tipologie di alghe più robuste.

Queste tendono a crescere soprattutto sulle componenti in plastica, come ad esempio i filtri. È quindi necessario controllarli, lavarli di frequente e sostituirli regolarmente con pezzi nuovi, tanto più se usurati o danneggiati. Eseguire una manutenzione costante e minuziosa della propria piscina è importante non solo dal punto di vista estetico, ma anche per poterne usufruire in sicurezza, assicurandosi sempre il massimo della protezione per se stessi e per i propri ospiti.