Trattamento dell’acqua della piscina

Una delle attività previste nella manutenzione della piscina è il trattamento dell’acqua: si fa riferimento una serie di test che consentono di verificare la qualità complessiva dell’acqua all’interno della vasca; qualora i parametri non siano conformi alle normative di legge per il benessere dei bagnanti, grazie a questi test è possibile intervenire tempestivamente.

Il trattamento dell’acqua della piscina deve essere svolto, preferibilmente, almeno ogni due giorni quando la piscina è usata più di frequente. I parametri che vengono considerati nella sequenza di test sono: 

  • Durezza: indica la concentrazione di calcio e magnesio nell’acqua. Valori elevati di questi due elementi possono portare ad un eccessivo accumulo di calcare che può compromettere la funzionalità dell’intero impianto. 
  • pH: questo valore quantifica, in una scala da 0 a 14, l’acidità o la basicità della soluzione acquosa contenuta nella vasca. È preferibile che questo parametro sia compreso tra 7.2 e 7.6;
  • Alcalinità: la presenza di carbonati, bicarbonati e idrossidi è un aspetto che influenza la regolazione del pH e il benessere dei bagnanti; 
  • Metalli pesanti: sono sostanze potenzialmente pericolose per la salute dei bagnanti (ferro, rame e manganese) ed è quindi fondamentale che siano presenti in quantità non significative.

Di conseguenza per garantire acqua limpida e igienizzata all’interno della vasca è fondamentale non solo procedere con la pulizia attraverso il kit per la pulizia della piscina e altri strumenti, ma eseguire periodicamente le seguenti attività: 

Calcolo litri piscina

Talvolta si rende necessario svuotare e riempire nuovamente la piscina: in questo caso è fondamentale tenere presente il calcolo dei litri contenuti nella vasca al fine di poter valutare concretamente non solo il costo del riempimento, ma anche per poter effettuare gli opportuni calcoli per il dosaggio dei prodotti chimici atti alla pulizia. 

Ma come calcolare i litri di capienza di una piscina? Per farlo è necessario conoscere il suo volume. Il procedimento è davvero semplice in quanto è sufficiente moltiplicare tra loro altezza, larghezza, lunghezza della piscina e dividere per mille.
Nel caso in cui venga eseguita una manutenzione accurata e periodica, accompagnata da una pulizia scrupolosa della vasca, è possibile ridurre al minimo il numero di svuotamenti e successivi riempimenti della piscina, generando così una conseguente riduzione dei costi.

Cloro piscina

Il cloro è un elemento indispensabile per garantire la corretta igienizzazione dell’acqua, oltre ad essere la soluzione più efficace ed economica per la pulizia della propria piscina.

In commercio è possibile acquistare questo elemento in differenti forme: pastiglie di cloro, cloro granulare, cloro liquido o cloro in polvere. È opportuno ricordare che in tutte le forme sopra indicate il principio attivo è il medesimo ed è a discrezione del consumatore acquistarlo nel formato che meglio si adatta alle proprie necessità. 

Trattandosi di un elemento potenzialmente molto corrosivo, è preferibile immergere il cloro in piscina utilizzando l’apposito cestello dello skimmer o appropriati dosatori, evitando il contatto diretto con il prodotto. L’efficacia del dosaggio può essere influenzata da molti fattori tra cui l’eccessiva ventosità, l’esposizione prolungata al sole o l'interferenza con altri prodotti chimici. Si consiglia pertanto di verificare periodicamente la concentrazione del cloro all'interno della vasca e, eventualmente, procedere per adeguare i valori. 

Quanto cloro mettere in piscina?

La quantità di cloro da mettere in piscina deve essere adeguatamente valutata tenendo in considerazione diversi elementi, quali: 

  • Volume d’acqua presente nella vasca; 
  • Ultima pulizia della vasca;  
  • Risultati che si vogliono ottenere.

Un esempio può essere utile per chiarire il corretto dosaggio di cloro: un prodotto di 100gr solitamente copre un 1m3; di conseguenza, per la corretta manutenzione di una piscina interrata o fuori terra di 1000 lt di acqua si dovrà utilizzare 10 gr di prodotto. Il corretto dosaggio è sempre indicato sulla confezione del prodotto e, in media, è pari ad una pastiglia ogni 2 mt d’acqua o 1gr/m3

Inoltre, è opportuno tenere in considerazione la variabile stagionale: infatti, in base al periodo dell’anno in cui viene utilizzata la piscina, è necessario inserire una quantità differente di cloro al suo interno. A questo proposito è opportuno ricordare che esistono due tipologie di cloro differenti: 

  • Cloro shock: utilizzato preferibilmente ad inizio stagione o nei periodi di inutilizzo più lunghi della piscina, si tratta di un trattamento particolarmente aggressivo che permette una pulizia profonda dopo il periodo invernale;
  • Cloro lento: è un trattamento di clorazione dell’acqua della piscina più leggero, che contiene una quantità di cloro pari al 90% e ha tempi di scioglimento di circa due settimane. Questa tipologia non crea fastidio ai bagnanti, anche se bisogna sempre porre attenzione al dosaggio riportato sul prodotto. 

Come correggere il pH dell’acqua della piscina?

I livelli di pH, misurabili con una scala di valori da 0 a 14, possono essere controllati anche quotidianamente grazie ad appositi tester. In relazione ai risultati ottenuti, si può procedere nel correggere il pH della piscina attraverso soluzioni granulari o in polvere. 

Usualmente il pH può oscillare tra i seguenti valori: 

  • 0-7.2: in questo caso il pH della piscina è basso e l’acqua acida e, di conseguenza, si corre il rischio di corrodere le attrezzature metalliche. Per aumentare il pH occorre utilizzare soluzioni di prodotti liquidi o in polvere a base di soda caustica. 
  • 7.2-7.6: è il valore ideale che permette di avere un’acqua neutra.
  • 7.7-14: in questa eventualità l’acqua è basica e, per ottenere l’effetto sterilizzante, occorre aumentare la quantità di cloro utilizzando soluzioni granulari. 

È opportuno ricordare che il livello del pH varia spesso in maniera significativa in base alla zona del Paese in cui si trova la piscina, in quanto questo parametro dipende dalle caratteristiche dell’acqua. È dunque necessario effettuare un regolare test del pH della piscina, soprattutto per evitare possibili irritazioni cutanee nei clienti. 

Un’alterazione significativa del pH dell’acqua della piscina può comportare anche altri problemi, tra cui il proliferare di alghe verdi o un’acqua poco limpida. 

Perché l’acqua della piscina è verde?

Qualora l’acqua della piscina o le pareti inizino ad assumere un colore tendente al verde, bisogna intervenire immediatamente per evitare che la piscina diventi inutilizzabile. Infatti, tale colorazione può dipendere dalla presenza di alghe favorita da:

  • Alterazione dei livelli di cloro e pH;
  • Malfunzionamento dei filtri; 
  • Manutenzione e pulizia non adeguata.

Qualora il problema non sia risolvibile autonomamente è opportuno rivolgersi a professionisti del settore, che potranno intervenire tempestivamente ripristinando la qualità dell'acqua della piscina. 

Come far tornare limpida l'acqua della piscina 

Acqua non limpida all’interno della vasca può essere causata da vari fattori, quali un’alterazione del pH o un problema al sistema di filtraggio. Per far tornare limpida l’acqua in piscina è possibile attuare alcuni accorgimenti, tra cui:  

  • Analisi chimica per ripristinare l’equilibrio dell’acqua; 
  • Corretta pulizia dei filtri
  • Utilizzo di un trattamento d’urto con agenti disinfettanti e chiarificanti. 

Anche in questo caso, qualora il problema dovesse persistere, è fondamentale contattare un’azienda specializzata.