La piscina può rivelarsi un luogo ottimale per le donne in gravidanza che desiderano seguire un regime di esercizio fisico a basso impatto, mantenendosi in forma e garantendo il benessere della mamma e del bebè in arrivo.

Come tutti i tipi di attività fisica anche il nuoto o la ginnastica in acqua, se praticate in gravidanza, possono comportare alcuni rischi. Per questo, prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi in questo delicato e importante periodo della vita di una donna, è sempre consigliabile consultare il proprio medico, assicurandosi che sia sicuro e adatto alla propria condizione. In questo articolo scopriremo quali sono i benefici e gli eventuali rischi della piscina in gravidanza, fornendo anche alcuni consigli per una ginnastica sicura in acqua.

Quali sono i  benefici della piscina in gravidanza?

La gravidanza è un momento speciale nella vita di una donna e mantenere uno stile di vita sano durante tutti i nove mesi è fondamentale. Uno dei migliori modi per farlo consiste proprio nel praticare esercizio fisico in piscina. Vediamo quali sono i suoi benefici:

  1. Attività fisica a basso impatto: uno dei principali benefici della piscina in gravidanza è la possibilità di praticare attività fisica a basso impatto, senza causare stress sulle articolazioni, sulla schiena e sul bacino. Infatti, il nuoto o altre attività in acqua donano grande sollievo in caso di affaticamento di queste zone, particolarmente sensibili durante la gravidanza. Per questo la piscina in gravidanza è ideale per mantenersi in forma senza rischi eccessivi di lesioni.
  2. Miglioramento della circolazione sanguigna: in gravidanza, la donna può essere soggetta a fastidiosi disturbi, come gambe e caviglie gonfie, causati da una cattiva circolazione venosa e linfatica. L’acqua esercita una leggera pressione sul corpo che favorisce una corretta circolazione sanguigna, contribuendo a ridurre il gonfiore di gambe e piedi e ad alleviare eventuali fastidi legati alle vene varicose.
  3. Riduzione dello stress e dell’ansia: è ormai noto che l’attività fisica contribuisce notevolmente a ridurre l’ansia e lo stress, favorendo la produzione di endorfine. Se praticato in piscina, lo sport aiuta ulteriormente a combattere gli stati di apprensione o angoscia, grazie all’azione calmante dell’acqua sul corpo e sulla mente. In un periodo così impegnativo come quello della gravidanza, concedersi qualche momento di relax praticando la ginnastica in acqua può essere una soluzione ideale per le future mamme che amano l’attività fisica e che vogliono mantenersi attività durante i nove mesi di attesa.

Quali sono i rischi della piscina in gravidanza?

Se da un lato, quindi, l’attività fisica in piscina apporta numerosi benefici a livello psico-fisico alla mamma e al bambino in arrivo, dall’altro, è importante essere consapevoli anche degli eventuali rischi che può comportare frequentare la piscina in un periodo tanto speciale quanto delicato, come la gravidanza.

  1. Infezioni: le piscine pubbliche possono essere terreno fertile per germi e batteri. Poiché durante la gravidanza il sistema immunitario può risultare compromesso e alcune infezioni, anche se banali, non possono essere trattate con i farmaci normalmente prescritti, è consigliato scegliere piscine in cui viene data particolare importanza alla pulizia e vengono adottate misure di prevenzione, come, per esempio, l’obbligo di fare la doccia prima di entrare in acqua.
  2. Cadute: un ulteriore fattore di rischio per chi è in gravidanza e frequenta la piscina è sicuramente rappresentato da eventuali cadute o scivolamenti. Il pavimento intorno al bordo o negli spogliatoi è spesso bagnato e quindi può risultare estremamente scivoloso, soprattutto se si cammina a piedi scalzi. Alle future mamme si raccomanda quindi di indossare calzature adeguate che riducono il rischio di incidenti, evitando così di compromettere il loro stato di salute e quello del nascituro.
  3. Esposizione a sostanze chimiche: i prodotti chimici che vengono utilizzati per igienizzare l’acqua delle piscine potrebbero non essere sicuri per le donne in gravidanza, causando reazioni allergiche o problemi ben più gravi al bambino. Per scongiurare questo tipo di effetti collaterali, è bene nuotare o praticare attività fisica in piscine ben ventilate o all’aperto e verificare che i livelli di cloro siano conformi ai parametri previsti per legge.

Esistono, quindi, alcuni rischi per le futuri madri che desiderano svolgere attività fisica in piscina o concedersi un momento di relax in ammollo. Tuttavia si tratta di pericoli che possono essere scongiurati seguendo alcune importanti accortezze e prediligendo luoghi altamente sicuri, in cui la pulizia della piscina viene garantita.

I rischi del cloro per le donne in gravidanza

Il cloro è l’elemento chimico comunemente utilizzato per disinfettare l’acqua delle piscine e ridurre il numero di agenti patogeni, scongiurando quindi il rischio di infezioni. Nonostante i suoi evidenti benefici, una frequente esposizione al cloro può risultare nociva, ma i rischi ad essa correlati sono gli stessi sia per le future mamme sia per la popolazione generale. Non esistono infatti evidenze specifiche che dimostrino un aumento significativo del rischio per le donne in gravidanza, a condizione che i livelli di cloro siano mantenuti nella norma.

In merito ai pericoli correlati al cloro, è bene sapere che una prolungata esposizione a questa sostanza può apportare effetti negativi sulla pelle, provocando la cosiddetta dermatite da cloro. Alterando il pH dell’epidermide e lo spessore del film idrolipidico, il cloro rende la pelle più secca e sensibile, quindi più incline a sviluppare eruzioni cutanee, desquamazione o rash pruriginosi. In ogni caso, si tratta di una condizione non grave che si risolve nel giro di pochi giorni, evitando però la piscina e applicando un trattamento topico adeguato. La dermatite da cloro può comunque colpire indistintamente tanto le donne in gravidanza, quanto gli altri soggetti, senza comportare, in alcun caso, gravi conseguenze.

La piscina riscaldata va bene in gravidanza?

Molte donne in gravidanza spesso si chiedono se fare un bel bagno caldo possa apportare benefici alla mamma e al bambino. In generale, non vi sono controindicazioni a immergersi in una bella piscina riscaldata e concedersi un po’ di relax, tuttavia, l’acqua non dovrebbe mai superare la temperatura di 37° per non comportare effetti negativi.

L’acqua calda può quindi esercitare un’azione benefica in caso di mal di schiena, di dolore alla pancia dovuto alle contrazioni, di insonnia, ansia o stress. Tuttavia, alle future mamme è sconsigliato fare bagni prolungati in acqua eccessivamente calda in caso di pressione bassa, problemi di circolazione e gravidanza a rischio. Inoltre, rimanere in una piscina riscaldata o in una vasca di acqua calda per più di un’ora può compromettere l’igiene e favorire lo sviluppo di infezioni.

Consigli utili per chi è in gravidanza e vuole immergersi in piscina

La piscina è il luogo ideale per una futura mamma per mantenersi in forma e, al contempo, godere appieno dell’azione benefica e rilassante dell’acqua. Perché privarsi di ciò?

Sono molti i vantaggi che un bel bagno in piscina può apportare alla donna in gravidanza, Tuttavia, si è visto che ci possono essere anche alcuni rischi se non si presta la dovuta attenzione, soprattutto in materia di igiene. Prendendo, però qualche piccolo accorgimento, come rispettare i segnali del proprio corpo, indossare un abbigliamento adeguato e mantenere una corretta idratazione, è possibile frequentare con serenità la piscina e prepararsi al meglio in vista del parto. In ogni caso, prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi o svolgere qualsiasi attività durante la gravidanza, è importante ascoltare il parere del proprio medico.