Il livello di cloro nella piscina è alto: come abbassarlo? Mantenere il giusto livello di questa sostanza è cruciale sia per la salute dei bagnanti, sia per il buon mantenimento strutturale della piscina stessa. Tuttavia, è possibile che si verifichino squilibri nelle quantità di cloro presenti nell’acqua: in questo caso è indispensabile sapere come intervenire in maniera efficace e tempestiva. Scopriamo insieme le soluzioni pratiche per risolvere questo problema esplorando i diversi metodi per diminuire il cloro in piscina. 

Troppo cloro in piscina: conseguenze e rischi

Un livello di cloro troppo alto in una piscina può avere serie conseguenze e rischi per la salute dei bagnanti e per l'integrità strutturale della piscina stessa. Il cloro è comunemente utilizzato come disinfettante per mantenere l'acqua delle piscine libera da agenti contaminanti quali microrganismi, batteri ed alghe. Tuttavia, quando il livello di cloro supera le concentrazioni consigliate, possono emergere problematiche che vanno al di là della disinfezione efficace.

Uno dei rischi principali legati a livelli di cloro eccessivi è l'irritazione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie di coloro che si immergono. Le persone che fanno uso di una vasca in cui la concentrazione di cloro è troppo elevata rischiano infatti di soffrire di pruriti, arrossamenti, bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie. 

In aggiunta, l'elevata concentrazione di cloro può causare danni ai materiali della piscina nel tempo. Il cloro in eccesso, se lasciato agire a lungo, può corrodere le attrezzature, le pompe ed i rivestimenti. Questo comporta, di conseguenza, costi di manutenzione più elevati, oltre alla probabile necessità di riparazioni frequenti.

Da non sottovalutare è, inoltre, la stretta correlazione tra livelli di cloro e livello del pH: essendo il cloro un acido, ha la capacità di abbassare il pH della piscina

Il pH rappresenta l'acidità o la basicità dell'acqua. Un pH troppo alto o troppo basso può influenzare negativamente la capacità del cloro di eliminare i diversi agenti contaminanti. Se il pH è troppo alto (basicità elevata), diminuisce il potere disinfettante del cloro, con conseguente intorbidimento dell’acqua. D'altro canto, se il pH è troppo basso (acidità elevata), aumenta il rischio di irritazioni di occhi e mucose per i bagnanti e la possibile corrosione delle strutture metalliche della piscina. È quindi fondamentale sapere come diminuire il cloro in piscina per evitare queste conseguenze sgradevoli e dannose.

I livelli di riferimento

Come fare a sapere quando è necessario abbassare il cloro in piscina? Innanzitutto bisogna distinguere tra cloro libero e cloro combinato: quando entra in contatto con l'acqua, il cloro attacca i microorganismi, eliminandoli grazie all’acido ipocloroso. Dopo aver neutralizzato gli agenti inquinanti, una frazione del cloro persiste nella piscina sotto forma di cloro libero. Quest'ultimo, se entra in contatto con ulteriori sostanze inquinanti, si trasforma in cloro combinato.

Perché risulti efficace nella sua azione disinfettante e non provochi irritazioni, il livello di cloro libero deve essere mantenuto tra 0,7 e 1,5 ppm (parti per milione) e deve essere distribuito uniformemente all’interno della vasca. Il cloro combinato, invece, dev’essere presente in quantità molto inferiori.

Per misurare il livello del cloro è possibile dotarsi di due tipologie di strumenti:

  • tester manuali: consistono nell’addizionare particolari elementi al campione d’acqua prelevato dalla piscina. Il colore ottenuto miscelando queste sostanze viene comparato con una scala di valori prefissati, ricavandone un’indicazione sommaria della concentrazione del cloro; 
  • tester digitali (fotometro): questo metodo garantisce risultati più accurati ma è anche generalmente più costoso. Misura l’intensità del colore del campione d’acqua prelevato partendo dal tempo che impiega un raggio di luce ad attraversare il campione stesso. Il risultato numerico viene visualizzato su un display.

Una volta misurato il livello di cloro libero e confrontato con i valori di riferimento, vediamo cosa fare per diminuire il cloro in piscina. 

Come abbassare il livello del cloro in piscina? Soluzioni e consigli

Sapere come abbassare il cloro libero in piscina è fondamentale per mantenere un ambiente di nuoto sicuro e confortevole. I principali metodi utili da conoscere per capire come abbassare il troppo cloro in piscina sono:

  • diluizione: una delle soluzioni più efficaci, è la diluizione che, tuttavia risulta essere un procedimento lento e faticoso. Rimuovere grosse quantità d’acqua da una piscina per poi aggiungerne di nuova comporta infatti la necessità di riequilibrare tutti i livelli chimici, processo dispendioso sia a livello di tempo che di denaro;
  • esposizione all’aria: rimuovere il telo di copertura della piscina consente al cloro di evaporare naturalmente, abbassandone così il livello complessivo;
  • filtrazione: aumentare il ciclo di filtrazione può aiutare a rimuovere parte del cloro in eccesso in modo efficace ed economico. Purtroppo, questa soluzione è fruibile solo in caso di livelli di cloro di poco superiori a quelli consigliati;
  • utilizzo di prodotti neutralizzanti: esistono prodotti appositamente formulati per ridurre rapidamente i livelli di cloro nell'acqua. Questi composti chimici scompongono il cloro in vari sottoprodotti che ne esauriscono l’efficacia.

Esistono poi delle indicazioni che è bene seguire quando ci si trova davanti a livelli di cloro eccessivi:

  • monitoraggio costante: mantenere un monitoraggio regolare dei livelli di cloro e del pH aiuta a prevenire sbilanciamenti e la conseguente necessità di interventi correttivi più drastici;
  • utilizzo di soluzioni naturali: permettere al cloro di abbassarsi gradualmente nel tempo grazie a esposizione all'aria e alla filtrazione continua è preferibile rispetto a intervenire in maniera più drastica con svuotamenti o l’uso di prodotti chimici;
  • dotazione di coperture per piscina: sebbene le coperture per piscina non abbassino direttamente il livello di cloro, aiutano a preservare il cloro presente nell'acqua, riducendo la sua degradazione dovuta a fattori come l'evaporazione, la luce solare e i detriti.  Il risultato è a una minore necessità di aggiungere cloro per mantenere la piscina sicura e pulita;
  • riduzione dell'uso di cloro: regolare l'aggiunta di cloro in base alla frequenza d'uso e alle condizioni atmosferiche può evitare un accumulo eccessivo di questa sostanza.

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