Un fenomeno piuttosto fastidioso che interessa tutte le piscine è l’evaporazione dell’acqua al suo interno. Giorno dopo giorno il livello dell’acqua può infatti diminuire a causa del passaggio allo stato gassoso delle molecole d’acqua, solitamente influenzato da diversi fattori ambientali. In questo articolo affronteremo questo processo dal punto di vista tecnico, cercando di capire perché si verifica e come calcolare la quantità d’acqua evaporata.

  • Quanta acqua evapora dalla piscina?
  • I fattori che determinano l’evaporazione dell’acqua dalla piscina
  • Perché si verifica l’evaporazione dell’acqua dalla piscina
  • I vantaggi della copertura per piscina per limitare l’evaporazione e le sue conseguenze

Quanta acqua evapora dalla piscina?

L'evaporazione dell'acqua da una piscina è un processo naturale che può comportare una notevole perdita di acqua nel corso dell'anno. Comprendere quanta acqua evapora da una piscina e come ridurre questa perdita è essenziale sia per favorire il risparmio idrico che per mantenere i costi di gestione della piscina sotto controllo. Si stima che l’evaporazione dell’acqua provochi circa il 6% di perdita del volume idrico della piscina, anche se questa percentuale è soggetta a variazioni a causa delle diverse condizioni atmosferiche che possono favorire o ridurre l’evaporazione.

In una piscina dalla superficie di 50 m2, vengono mediamente persi circa 150 litri d’acqua al giorno, che possono però aumentare significativamente in caso di forte vento o giornate molto calde. Questa perdita comporta, non solo una diminuzione dell’acqua all’interno della piscina, bensì anche una forte dispersione dell’energia termica della vasca, con un conseguente impatto sui costi di gestione della piscina.

I fattori che determinano l’evaporazione dell’acqua dalla piscina

È importante sottolineare che la quantità di acqua evaporata dalla piscina consiste tendenzialmente in una stima, poiché il fenomeno dell’evaporazione è influenzato da molteplici fattori ambientali come, per esempio, la temperatura dell’acqua e dell’aria, l’umidità relativa, la velocità dell’aria, le condizioni di moto dell’acqua, determinate da un più o meno intenso utilizzo della piscina, e le dimensioni della superficie del pelo libero della piscina. Tutti questi fattori non rimangono però costanti nel tempo, ma variano in base alle condizioni atmosferiche e al periodo dell’anno.

Perché si verifica l’evaporazione dell’acqua dalla piscina

Per comprendere come avviene il fenomeno dell’evaporazione dalla piscina è necessario pensare all’acqua della vasca come una sostanza dinamica, in cui le molecole che la compongono sono in costante movimento con una velocità variabile in base alla temperatura. La velocità con cui si muovono le molecole del liquido è direttamente proporzionale alla sua temperatura, ovvero più l’acqua è calda, più le molecole si muovono velocemente.

Tenendo a mente questo fondamentale presupposto, l’evaporazione si verifica quando le molecole che si muovono più velocemente e si trovano più vicine alla superficie acquistano un livello di energia cinetica tale da permettere loro di spingersi verso l’alto e quindi di migrare verso l’atmosfera. È a questo punto che avviene il cosiddetto passaggio di stato delle molecole che passano infatti dallo stato liquido a quello gassoso, tramite evaporazione. In seguito a questa “fuga” delle molecole più veloci, all’interno dell’acqua rimangono quelle con minore velocità con una conseguente riduzione dell’energia media e della temperatura del liquido.

L’evaporazione è infatti un processo chimico che incide fortemente sul raffreddamento dell’acqua della piscina, basti pensare che ogni kg di acqua evaporata a 30° sottrae dalla massa d’acqua un’energia pari a circa 2430 Kj, che corrispondono a ben 580 volte l’energia richiesta per aumentare di 1° la stessa quantità d’acqua. Questi dati lasciano chiaramente comprendere come l’evaporazione non solo provochi una diminuzione del livello dell’acqua della piscina, ma anche un notevole raffreddamento dell’acqua stessa, comportando quindi un maggiore dispendio energetico per il mantenimento della temperatura dell’acqua a livelli ottimali.

I vantaggi della copertura per piscina per limitare l’evaporazione e le sue conseguenze

È stato calcolato che, a parità di umidità relativa e di temperatura dell’acqua, se la temperatura ambientale aumenta, l’evaporazione si riduce; mentre, con l’aumentare dell’intensità del vento, ferme restando le altre condizioni, l’evaporazione aumenta, ma diminuisce al crescere dell’umidità relativa. Alla luce di ciò, è possibile affermare che nelle piscine coperte dotate di impianto di climatizzazione, è consigliabile che la temperatura ambientale non sia mai inferiore a quella dell’acqua, +2° sarebbe ideale. Inoltre, per le vasche all’aperto è sempre consigliata l’installazione di una copertura per piscine per abbattere quasi totalmente le dispersioni provocate dall’evaporazione durante i periodi di inutilizzo, con il grande vantaggio di ridurre il consumo energetico per il riscaldamento dell’acqua e il ricorso a prodotti chimici per la pulizia.

Come abbiamo visto, i vantaggi di una copertura per piscina sono evidenti nel limitare il fenomeno dell’evaporazione, oltre che a scongiurare l’accumulo di sporco nei periodi di inutilizzo e a mettere al riparo la piscina durante l’inverno. Lasciati guidare dai professionisti di Abritaly, azienda leader nel settore delle coperture Made in Italy da oltre 40 anni, che ti aiuteranno ad orientarti nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze.