Costruire la propria piscina significa non solo realizzare un desiderio, ma anche investire in un progetto. La piscina è, infatti, un vero e proprio investimento e come tale richiede attenzione. 

Una delle prime domande che bisogna porsi prima di scegliere la propria piscina è: quanto mi costerà? I costi sono da valutare non solo in fase di progettazione, ma anche e soprattutto in fase di gestione. A differenza di quanto si possa pensare, gestire la piscina in maniera economica è possibile, purché vengano attuati tutti gli interventi di risparmio energetico possibili.  

A seguito dell’inattesa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 11/2023 del 16 febbraio 2023, i contenuti di questa pagina sono da considerarsi non più attuali, con riferimento alle agevolazioni fiscali come "Cessione del credito" e "Ecobonus". Tuttavia, Abritaly garantisce sempre ai propri clienti la massima qualità a un prezzo conveniente: contattaci per scoprire tutti i vantaggi e le promozioni attive!

Pompe piscina a risparmio energetico

Uno dei primi elementi di costo da valutare è quello del riscaldamento dell’acqua. Per ottenere un risparmio energetico rilevante in questo ambito bisogna saper scegliere i mezzi di riscaldamento più adatti alle proprie esigenze. 

Una delle soluzioni più comuni è quella della pompa di riscaldamento. Le pompe di calore per piscina sono la scelta ideale per chi vuole avere sempre una determinata temperatura dell’acqua in modo da poter prolungare la stagione di balneazione oltre l’estate.

Questi dispositivi trasferiscono l’energia presente nell’atmosfera direttamente nell’acqua, riuscendo così a riscaldarla. Negli ultimi anni la tecnologia ha compiuto notevoli passi in avanti, proponendo pompe di calore dai consumi sempre più ridotti e con rese sempre più elevate. 

Inoltre, è opportuno valutare altri elementi prima di scegliere la pompa di calore che possa garantire un risparmio energetico per la vostra piscina, tra cui: 

  • il parametro migliore per valutare le prestazioni di una pompa di calore è il COP (Coefficient Of Performance) o coefficiente di prestazione, cioè il rapporto tra l’energia termica fornita e quella assorbita. Più il COP è alto più la pompa di calore sarà efficiente;
  • un fattore da considerare attentamente è il materiale con cui sono realizzate. I modelli migliori hanno lo scambiatore in titanio, un materiale molto apprezzato per la sua alta resistenza alla corrosione e per poter funzionare anche con trattamenti di elettrolisi al sale; 
  • un altro dato da valutare prima di procedere alla scelta di una pompa di calore è la sua temperatura minima di esercizio. Più l’aria è fredda più la pompa di calore avrà bisogno di energia e tempo per raggiungere la temperatura impostata. Buoni riscaldatori per piscina possono funzionare anche con temperature negative sotto i 0°C, mantenendo comunque un COP più che accettabile.

Pompa piscina basso consumo

Il riscaldamento dell’acqua in piscina avviene in due fasi. Si parte con la messa a regime, fase in cui la temperatura dell’acqua prelevata dall’acquedotto viene aumentata fino al livello desiderato. Questa fare è piuttosto lunga e può durare anche 2 giorni.

Una volta raggiunta la temperatura desiderata si passa alla fase di mantenimento: la temperatura deve essere tenuta costante, per cui occorre erogare un apporto termico uguale alla quantità delle dispersioni della vasca (un fattore determinante su tutti è quello dell’evaporazione).

Le pompe di calore si occupano di entrambe le fasi. La peculiarità di questo processo sta nel fatto che non producono il calore ma utilizzano l’aria esterna già riscaldata dal sole per svolgere la loro funzione: trasferiscono all’acqua l’energia presente nell’atmosfera con un elevato rendimento e garantiscono così un risparmio energetico in piscina rilevante. 

L’80% di energia utilizzata viene dall’aria esterna e per ogni chilowatt consumato, ne vengono restituiti 5 alla tua piscina.

In teoria, l’acqua della piscina circola all’interno del sistema di filtraggio e poi si dirige nella pompa di calore, questa aspira l’aria esterna mediante un ventilatore e la fa passare in un evaporatore. Il liquido refrigerante presente nell’evaporatore assorbe il calore presente nell’aria esterna, che, grazie a uno scambiatore, viene trasferito all’acqua della piscina. L’aria raffreddata è reimmessa all’esterno.

L’unica energia che la pompa di calore richiede è quella assorbita dal compressore e dal ventilatore. Bisogna comunque tenere presente che l’energia elettrica assorbita dal compressore va a sommarsi all’energia prelevata dall’aria e insieme forniscono il calore necessario per il riscaldamento.

Copertura telescopica bassa per piscina

Copertura telescopica piscina rientra nel bonus risparmio energetico

La copertura telescopica è una tipologia di copertura per piscine interrate e vasche spa idromassaggio, composta da una struttura modulare in alluminio a cui sono fissati pannelli in plexiglas o policarbonato alveolare trasparenti che formano una cupola sulla piscina. Viene installata sul pavimento circostante la vasca e si caratterizza proprio per la sua struttura telescopica che permette di far scorrere la copertura oltre il perimetro della piscina quando c’è il sole, e di chiuderla completamente per proteggerla in caso di maltempo. 

Scegliendo questa struttura è possibile accedere alla propria piscina attraverso una porta principale o da porte laterali. Si può scegliere di far scorrere i pannelli fino a bordo vasca, lasciando solo una parte della piscina coperta, o di farli scorrere oltre il bordo (si dovrà chiedere di allungare i binari della struttura) per lasciarla completamente scoperta. Se l’altezza della copertura lo permette è anche possibile lasciare la vasca coperta, rimuovendo la porta e i pannelli frontali per facilitare l’ingresso.

Inoltre, panelli e aperture sono dotati di chiusure di sicurezza in modo da scoraggiare accessi non graditi al proprietario. 

A questo proposito è opportuno sottolineare come questo tipo di copertura rientri nel bonus risparmio 2020, un tipo di detrazione fiscale riconosciuta per i lavori di risparmio energetico che, già dal 1 gennaio, permette di fruire di bonus del 50%, 65% o 75% (nel caso dei condomini). L’Ecobonus 2020 può essere richiesto per le spese sostenute per interventi di:

  • Miglioramento termico domestico (o dell’intero edificio, nel caso di condomini).
  • Installazione di pannelli solari.
  • Costituzione di impianti di climatizzazione.
  • Interventi di domotica.

È bene sottolineare, inoltre, alcune differenze che si presentano con quanto stabilito nell’anno 2019:

  • è stato ridimensionato il meccanismo dello sconto in fattura. Non sarà infatti più possibile ottenerlo come sconto in fattura, a meno che non si tratti di grandi lavori in condominio di importo maggiore o uguale a 200.000€.
  • gli importi massimi di spesa sono stati così modificati: 100.000€ per gli interventi di riqualificazione energetico; 60.000€ per gli interventi di coibentazione dell’involucro dell’edificio;30.000€ per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;60.000€ per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali, anche in piscine e strutture sportive.

L’Ecobonus può essere richiesto da tutti i contribuenti anche a titolo di reddito di impresa. Le spese sostenute per gli interventi dovranno essere pagate tramite bonifico parlante bancario o postale su cui andranno indicati: causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, partita iva o codice fiscale del soggetto a cui si effettua il pagamento. È obbligatorio effettuare la comunicazione ENEA delle spese entro 90 giorni dalla data di fine lavori.