La piscina è il luogo ideale dove nuotare o godersi il meritato relax, ma chi possiede una vasca ha anche il compito di effettuare la manutenzione necessaria per garantire una corretta igienizzazione. È infatti fondamentale dedicare del tempo al trattamento dell’acqua: per ridurre il rischio di infezioni bisogna utilizzare prodotti chimici e strumenti utili alla pulizia della piscina, che evitano la formazione di funghi, alghe e batteri, rendendo la propria vasca un luogo più sicuro. 

Analisi dell’acqua batteri piscina

I parametri microbiologici, noti come batteri indicatori, assumono grande importanza nella determinazione della qualità dell’acqua presente in una vasca. Escherichia coli, batteri coliformi, enterococchi sono solo alcuni dei microbi che possono svilupparsi e la loro presenza indica il livello di una contaminazione presente. Infatti, se in una piscina vengono rilevati tali microrganismi, si presume che ve ne siano anche altri più gravosi per la salute dei bagnanti, come salmonelle o virus. Per questo l’acqua deve essere controllata regolarmente, in modo da intervenire tempestivamente per ripristinarne la qualità.

Con l’aiuto di strumenti come lo skimmer, il retino e l’aspirafango, rimuovere detriti e sporcizia dal fondo della vasca è semplice e veloce. È inoltre necessario svolgere il regolare trattamento dell’acqua grazie all’utilizzo di alcuni prodotti chimici per piscina capaci di ridurre al minimo il rischio di infezioni. Liquidi alghicidi, cloro, correttori di ph e flocculanti sono fondamentali per evitare la proliferazione di alghe e batteri. 

Nel dettaglio, al fine di assicurare un pH neutro, è sufficiente l’utilizzo della cartina tornasole, una soluzione semplice ed immediata: una volta immersa la carta indicatrice all’interno della piscina, questa assume una tonalità diversa in base al valore presente, che può essere. 

  • neutro: se è compreso tra 7.2 e i 7.6. In tal caso il pH assicura l’azione disinfettante del cloro; 
  • basico o acido: al contrario, se il pH non rientra in questi parametri, potrà avere delle ripercussioni sui bagnanti, provocando ad esempio l’irritazione della pelle.

Infezioni in piscina: bambini da tenere sotto controllo

Una delle prerogative più importanti per chi ha una piscina, è quella di assicurare che l’acqua non diventi un problema per la salute. Soprattutto quando si hanno bambini piccoli, è necessario fare molta attenzione ed adottare tutti gli accorgimenti possibili per evitare la trasmissione di infezioni..

Per questo, vi sono delle regole igieniche basilari che, se rispettate, possono evitare di incorrere in situazioni sgradevoli. Tra queste: 

  • non camminare scalzi;
  • asciugarsi con cura;
  • coprire bene le ferite aperte;
  • usare sempre cuffia, occhialini e tappi per le orecchie;
  • fare sempre la doccia prima di entrare e una volta usciti. 

Nel dettaglio, le infezioni più comuni di cui spesso i piccoli bagnanti si trovano ad essere vittima sono l’otite e le micosi. È facile, infatti, che i bambini facciano meno attenzione alle norme igieniche; in ogni caso, per trattare una qualsiasi infezione, è importante rivolgersi al medico curante e seguire la terapia assegnata.

Bambini in piscina

Piscina in gravidanza e rischio infezioni

Tutte le donne in dolce attesa desiderano momenti di relax. Quale idea migliore se non quella di andare in piscina? In effetti, i benefici dell’acqua per una donna incinta sono molteplici: 

  • maggiore flessibilità;
  • migliore vascolarizzazione;
  • impressione di sentirsi più leggere;
  • rilassamento dei muscoli;
  • movimento facilitato;
  • diminuzione dei dolori;
  • nuotare aiuta a rimanere in forma.

Bisogna ricordare, però, che la gravidanza è un momento molto delicato per la futura mamma e la piscina è un ambiente nel quale contrarre infezioni è abbastanza semplice. Proprio per questo, ogni donna deve prestare molta attenzione, rispettare le regole igieniche di base e cercare di non frequentare vasche troppo affollate. Le possibili infezioni, infatti, potrebbero gravare tanto sulla mamma, quanto sul figlio.

È necessario, inoltre, che il ginecologo rilasci un certificato medico per autorizzare la donna in gravidanza a nuotare. Molte piscine calendarizzano corsi per gestanti: con l’aiuto degli istruttori, è possibile confrontarsi su quali siano gli esercizi migliori da svolgere, come, ad esempio:

  • aerobica intensità medio-bassa;
  • esercizi per gambe con l’ausilio del tubo galleggiante; 
  • bicicletta (senza bike, solo appoggiandosi al bordo piscina);
  • esercizi per la respirazione.

Queste attività sono pensate appositamente per regalare notevoli benefici alla donna incinta, senza mettere in pericolo la sua salute e quella del bambino. È importante che, dopo l’attività, la nuotatrice utilizzi un detergente delicato e oleoso, capace di idratare la pelle e contrastare gli effetti del cloro. 

Infezioni della pelle da piscina

L’ambiente acquatico, tipicamente caldo e umido, è terreno di proliferazione per agenti patogeni come funghi e virus. Le principali infezioni da piscina sono:

  • cutanee: coinvolgono l'epidermide e, le più comuni, sono il piede d’atleta e le micosi;
  • localizzate: la macerazione dell’acqua e le temperature elevate favoriscono questo tipo di infezioni, un esempio comune è l’otite, particolarmente frequente nei bambini e nei nuotatori;
  • gastrointestinali: causate dall’ingestione di acqua contaminata. 

Nonostante la clorazione venga effettuata proprio per evitare la trasmissione di infezioni, all’interno delle piscine sopravvive un particolare batterio, ovvero lo stafilococco; questo è una delle principali cause di rash cutanei e otiti. Per prevenire tutto ciò, è sufficiente mantenere un livello alto di igiene e usare sempre il proprio asciugamano e la propria biancheria.

Tenere sotto controllo il pH di una piscina è il primo passo per assicurarsi che l’acqua sia soggetta al trattamento necessario. Infatti, come precedentemente accennato, l’utilizzo di prodotti chimici per piscina deve essere controllato con rigore e frequenza. Un’alterazione di questi dosaggi causa, infatti, irritazione di pelle o occhi. Anche l’utilizzo di shampoo e saponi delicati contribuisce a far si che la cute non venga aggredita e mantenga il suo naturale pH.

Umidità, caldo, sudorazione e presenza di più persone sono, quindi, terreno fertile per la proliferazione di batteri in una vasca. Per evitare sgradevoli inconvenienti è necessario prendersi cura dell’ambiente circostante e della propria pelle e seguendo alcune semplici indicazioni è possibile prevenire il rischio di infezione.