Dopo la scelta della pavimentazione, dei bordi della piscina e delle coperture, manca solo il passaggio finale, ovvero il primo riempimento della tanto desiderata piscina. Si tratta di una fase delicata che richiede molta attenzione e, per ottimizzare questa operazione evitando inutili sprechi idrici è preferibile seguire alcune regole. 

Con quale acqua riempire la piscina

La scelta del tipo di acqua con cui fare il primo riempimento della piscina è un aspetto fondamentale: si suggerisce di partire con l’acqua dell’acquedotto che, povera di ferro e di altri elementi nocivi, costituisce un’ottima base alla quale aggiungere gli additivi chimici per igienizzare la vasca. Infatti, non di rado capita che utilizzando altre tipologie di acqua (ad esempio, quella del pozzo che è invece ricca di ferro e di minerali) questa possa diventare marrone o torbida durante il trattamento di disinfezione. In tal caso ci si trova costretti ad eseguire lunghi e complessi trattamenti di pulizia della piscina e ad utilizzare una pompa di superficie o una pompa sommersa per il pompaggio dell’acqua.

Una piscina può essere riempita con due diverse pompe

La scelta fra una pompa di superficie e una pompa sommersa è guidata dalle diverse esigenze dell’utente e dalla tipologia di piscina che si possiede. Ecco una breve descrizione delle due tipologie di strumenti utili al pompaggio dell’acqua:

  • Pompa di superficie: la pompa di superficie è la soluzione ideale per il pompaggio di acque chiare, reflue o cariche. Monostadio o multistadio, la funzione della pompa è quella di aspirare e scaricare. Per l'acqua di un pozzo, l'irrigazione del giardino o semplicemente per svuotare una piscina, la pompa di superficie è indispensabile. Una pompa di superficie preleva l'acqua da un punto A per scaricarla in un punto B. Il punto A può essere un pozzo, un fiume, una piscina, un laghetto da giardino, un bacino idrico e il punto B un giardino, un tubo per l'irrigazione, una fogna, un tombino, un fosso, ecc. La pompa di superficie può anche alimentare elettrodomestici, come lavatrice, lavastoviglie o anche un WC. Viene utilizzata soprattutto per aspirare le acque chiare ma alcuni modelli permettono di pompare acque cariche, liquidi viscosi o ad alta temperatura.
  • Pompa sommersa: Il principale vantaggio di una pompa sommersa rispetto ad una pompa di superficie o ad una motopompa, è la sua capacità di sollevare le acque da un punto molto basso (profondità > 7 m). Completamente impermeabile, la pompa sommersa si posiziona direttamente sul fondo e permette di evitare il surriscaldamento del motore elettrico ed è totalmente invisibile.
Riempimento della piscina esterna

Come si riempie una piscina

Per riempire la propria piscina bisogna tenere conto innanzitutto della sua portata.

Maggiore è la portata, più la piscina si riempirà velocemente. Per esempio, se la portata di un rubinetto è di circa 12 l/min, ossia 720 l/h (0,73 m3), il tempo necessario per il riempimento  viene stimato dividendo il volume della piscina (lunghezza x larghezza x altezza) per la portata della rete idrica, considerando tutti i punti d'ingresso dell'acqua.

Qualunque sia la portata dell’alimentazione, ci vorranno diverse ore o diversi giorni per il riempimento. L’evaporazione comporterà il dover compensare il volume per mantenere il livello. Coprire la piscina quando non viene utilizzata è una buona precauzione contro l’evaporazione e la formazione di alghe. Bisogna riempire la vasca fino ad un livello medio degli skimmer e azionare il sistema di filtraggio automatico.

Esempio del calcolo del tempo di riempimento:

Per una piscina rettangolare di 8 m di lunghezza per 3,50 di larghezza e 1,50 di profondità, il volume sarà 42 m3 (8 x 3,5 x 1,5); per una portata constante 0,72 m3/h, si avrà:

Volume della piscinaPortataNumero di fonti d’acquaTempo di riempimento
42m30,72m3/h158h
42m30,72 m3/h229h
42m30,72 m3/h319h

Cosa fare dopo aver riempito la piscina?

Dopo aver riempito per la prima volta la vostra piscina è opportuno valutare quali siano i trattamenti da mettere in atto, tra cui:

  • Il primo vero e proprio approccio con la chimica del trattamento acqua piscina lo avrete con il controllo del pH, che è sempre il primo elemento da valutare, in quanto, dalla correttezza del suo livello dipende l’efficacia dei trattamenti successivi: se il pH è sbagliato i vostri interventi di disinfezione non funzioneranno.
  • Una volta sistemato il pH, si può passare al nucleo più importante del trattamento acqua piscina la disinfezione o sanificazione. Il prodotto in assoluto più utilizzato per svolgere questa funzione è, senza alcun dubbio il cloro. In parte perché si presenta in forme molto comode all’uso (pastiglie solide, polvere, cloro liquido), in buona parte perché è economico e disponibile praticamente ovunque.
  • Un passo ulteriore nella direzione della piscina perfetta è controllare la durezza dell’acqua e l’alcalinità. Un livello di alcalinità buono è compreso tra 80 e 125 ppm ( misurabile da buona parte dei test kit standard ).Per correggere la durezza dell’acqua ci sono prodotti appositi, per ridurre il calcare e i metalli in acqua si possono utilizzare prodotti come i sequestranti.
  • Infine, occorre inserire l’alghicida. L’alghicida preventivo va utilizzato anche e soprattutto come prevenzione per evitare l’insorgenza di alghe visibili. Se si riscontrano problemi con la formazione delle alghe è consigliabile aggiungere l’alghicida ogni settimana. In caso di acqua torbida anche dopo interi cicli di filtrazioni si può utilizzare un chiarificatore o altro.

ll corretto funzionamento dell'impianto della propria piscina è condizionato dall’attrezzatura di manutenzione, compresi gli strumenti di controllo e i prodotti per il trattamento della qualità dell’acqua. Di seguito una lista degli elementi indispensabili da procurarsi:

  • misuratore digitale di pH;
  • kit di analisi con pastiglie e colorimetro;
  • rilevatore di cloro;
  • regolatore di livello;
  • robot per piscina (pulitore);
  • robot aspiratore;
  • dispositivo di filtrazione;
  • pompa di filtrazione;
  • termometro speciale per piscina;
  • retino per piscina;
  • filtro a sabbia;
  • dosatore temporizzato;
  • kit di manutenzione completo senza cloro;
  • antialghe;
  • prodotto liquido di pulizia per piscina;
  • regolatori pH+ o pH-;
  • sgrassante per piscina;
  • prodotto anticalcare;
  • spazzola o spugna per linea d’acqua;

Infine è opportuno sottolineare come l’acquisto di un telo di protezione o di un sistema di copertura per piscina possa preservare la vasca da numerose problematiche tra cui l’evaporazione dell’acqua, la caduta di detriti e la dispersione del calore della vasca.